mercoledì 9 ottobre 2013

SULLA NATURA DELLE DONNE


Torno a parlare delle donne perchè, come si sarà capito, è un tema che mi tocca da vicino!!!
In un vecchio post http://chiaralampo.blogspot.it/2013/10/femminino-eterno-tutto-leffimero-non-e.html ho raccontato della storia di Raimondino e Melusina. 
Questa volta la affronto dal punto di vista della cultura vedica. Anche lì si parla di donne un pò "stranette" negli atteggiamenti e soprattutto nella forma....
Nel Rgveda si narra di Pururavas e Urvasi. Quest'ultima è una ninfa bella e seducente che innamoratasi di Pururavas acconsente alle nozze a delle condizioni: essere abbracciata tre volte al giorno, non giacere insieme contro la di lei volontà (questa mi pare una condizione abbastanza comprensibile) e non vederlo mai nudo.
Tutto fila liscio finchè lei non rimane incinta (lo facevano al buio evidentemente). A questo punto gli spiriti maschili della natura, i Gandharva, decidono che è arrivato il momento di rompere le scatole. Rapiscono gli agnellini di Urvasi. Quando lei se ne accorge grida:"i miei agnellini!!!possibile che in questa casa non ci sia un uomo capace di proteggermi???". A quelle parole l'uomo, Pururavas, sentitosi toccato nel vivo, salta fuori dal letto (nudo) per inseguire i ladri.
Ma ecco che i Gandharva producono un lampo che illumina a giorno tutto intorno e Urvasi vede il marito in costume adamitico (senza foglia di fico).
Bon. Violata la condizione, sparita la moglie. Pururavas impazzisce di dolore. comincia a cercarla in lungo e largo finchè non la trova in un laghetto con delle amiche che, per nuotare meglio, avevano assunto le sembianze di cigni.
Il dialogo tra i due è straziante. Da una parte lui che chiede spiegazioni, dall'altra lei che gli risponde: sono svanita come il vento, torna a casa e non mi pensare più,non ci può essere amicizia con le donne, il loro cuore è come quello delle iene. (?!).
 Ma Pururavas non si dà pace e riesce a ottenere un incontro con la moglie,dopo un anno!!! 
L'incontro si tiene in una camera da letto, nel palazzo dei Gandharva i quali propongno a Pururavas di scegliere un dono. Egli chiede di diventare uno di loro, sotto consiglio della moglie.
La storia finisce così, con Pururavas che diventa un Gandharva, uno spirito maschile della natura, dai tratti a volte benefici a volte maligni. 
La cosa che mi colpisce in questa storia è che Urvasi si rifiuta di vedere Pururavas nudo, cioè non vuole vedere l'uomo per quello che è.
Questo secondo me è interessante ed è tipico delle donne, di noi donne, che tendiamo a idealizzare e a vedere nell'uomo ciò che vorremmo e anche di fronte all'evidenza, continuiamo a non voler vedere. 
Forse siamo fatte così, la logica non ci appartiene, come dice Urvasi: siamo inafferrabili come il vento.
Capisco che a volte possa essere pesante il confronto con noi donne, ci sono uomini che ci riescono bene perchè hanno sviluppato la loro parte femminile o meglio, la hanno integrata bene e quindi capiscono e accettano questi lati della natura femminile, rari ma ci sono, son i più ambiti perchè riescono a fare quello che noi non riusciamo a fare per nostra natura: ci spiegano le cose in modo razionale e ci aiutano ad entrare in contatto con la nostra parte maschile. Ci sono anche uomini che reagiscono col disprezzo e aggressivamente (evitiamo i casi limite in cui veniamo uccise perchè si va nel patologico). In quel caso bisogna vedere quanto masochismo e autolesionismo ha la donna per accettare di essere insultata e offesa costantemente....

(Urvasi e Pururavas)





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