giovedì 16 novembre 2023

THE LITTLE LEGIONARY PROJECT (una favola verosimile)

La pittura è un’arte, e l’arte non è l’inutile creazione di cose che svaniscono nel vuoto, ma è una forza che ha un fine, e deve servire allo sviluppo e all’affinamento dell’anima, al movimento del triangolo. E’ un linguaggio che parla all’anima con parole proprie, di cose che per l’anima sono il pane quotidiano, e che solo così può ricevere. (W. Kandinsky, Lo spirituale nell’arte) The Little Legionary Project e' un progetto artistico iniziato nel 2020. Piccoli MANIPOLI di GUERRIERI DI LUCE si manifestano in varie forme per avanzare nel difficile mondo del Nuovo Millennio. Questo progetto nasce con un’intento: quello di portare luce, una piccolissima e impercettibile fonte di luce con un grande compito: aiutare a riconnettersi alla speranza. La speranza di aprire sempre di più la fenditura che si intravede nella scatola nera di oscurità con cui si apre il nuovo millennio e che pervade le coscienze degli esseri umani, ormai ridotti nella maggior parte dei casi, a meri esecutori di un programma disumanizzante.
L’avanguardia delle Legioni era partita senza il mio pieno controllo, quasi a dimostrare che l’artista è uno strumento a servizio di qualcosa di più forte e impellente: la necessità interiore (chi ha letto il saggio “Lo spirituale nell’arte” di Wassily Kandsky, dovrebbe aver compreso cosa intendo). La prima legione si è concretizzata in piccoli guerrieri di luce che si sono mossi nel tempo e nello spazio, portando con sé il segreto della speranza e della fede. Sono arte viva perché nata da un’intenzione pura, quella di oggettivizzare una realtà invisibile ma non per questo inesistente.
Se sei arrivato a leggere fino a qui, dai un’occhiata anche all'articolo in cui parlo della differenza tra arte oggettiva e arte soggettiva! http://chiaralampo.blogspot.com/2013/11/arte-oggettiva-e-arte-soggettiva-la.html Dopo l’avanguardia, come si conviene in ogni manovra militare di avanzamento, è partita la prima Legione. Più strutturata al suo interno, si è piazzata in un luogo strategico, un’associazione culturale, dove si è mimetizzata in mezzo a bellissime opere d’arte contemporanea nascondendo il suo reale scopo, quello di diffondersi ed arrivare il più lontano possibile, in altri paesi, in altre culture, in altre case lontane, magari al nord, dove forse c’è più attenzione verso certe magie invise a retaggi cattolici di diseducazione al sacro.
La seconda Legione è appena arrivata sul pianeta terra e questa volta ha fatto più rumore, il suo arrivo infatti è stato annunciato da fenomeni di luce condivisi e per questo si può affermare che questa volta ci aspettiamo delle vittorie di Luce più eclatanti ed evidenti. La seconda legione, al momento in cui scrivo questo articolo, si è manifestata attraverso i primi guerrieri delle due coorti (coorte di prima linea e coorte di seconda linea). Questi sono i primi guerrieri uscenti: Serie di 6 guerrieri numerati, firmati unici e non riproducibili, si illuminano di notte:
...CONTINUA....

giovedì 20 aprile 2023

NEL SOTTOSOPRA DELL'UNIVERSO CREATIVO

 Nel sottosopra dell'universo creativo è l'ultimo capolavoro partorito dal genio del regista Marco Poma.

Quest'opera nasce come video-promo della lezione tenuta da Marco Poma e Marco Maiocchi nel corso della professoressa Marisa Galbiati al Politecnico di Milano, dipartimento design il 23-03-2023.

Questo video rappresenta in modo chiaro, pulito e senza retorica lo stato attuale non solo dell'arte, ma di ogni attività umana. Il Nuovo Millennio è iniziato in modo traumatico, attacchi alla libertà, alla dignità, alla vita si compiono ormai in modo pornografico, l'imperio di Mammona è arrivato al suo culmine.

La guerra è qui e ora, lo scontro è iniziato.

La Luce ha già vinto, ma prima di vederne le conseguenze sul piano fisico, passerà del tempo, quanto non sta a noi saperlo. Se consideriamo che Rudolf Steiner aveva predetto nel 1942 quello che oggi stiamo vivendo, possiamo dire che questo è il tempo delle profezie che si avverano, il re è nudo, finalmente ci siamo.

Il video "Nel sottosopra dell'universo creativo" è l'inizio della riflessione illuminata che lo Spirito del Tempo necessita essere fatta ed il merito va a Marco Poma.

La riflessione seria, come storicamente accade, parte dalla realtà universitaria, da quella punta di diamante costituita dai cervelli che non hanno perso la facoltà di pensare e lo fa con la leggerezza e il coraggio tipico dei grandi.

All'inizio del Nuovo Millennio, in Italia,  il velo viene sollevato a Milano.


                                                    Nel sottosopra dell'universo creativo:


Nel gelido universo, all'origine del tempo, ci fu l'idea di un refolo di calore a dare impulso al soffio della vita ...







... per lungo tempo giacque un immenso lago plasmato in un'idea del sensibile.I
Il quieto lago era appena increspato da brezze leggere formate da sensibilità diffuse differenti e complesse ma placide -in quanto amorevoli - come si conviene ad un sentimento primordiale ...


... ben prima del diluvio questo equilibrio venne disconnesso con l'apparire di un essere fattosi di                                                           recente carne; si dice ad immagine di Dio ...







... lo spirito sensibile degli uomini cominciò ad abitare il lago, increspando sempre di più la sua superficie. 
Improvvisamente alcune entità sensibili umane, avvinghiate tra loro attraverso elementari affinità elettive, si raggrupparono in un punto da dove poco tempo dopo si diedero forma elevando una torre...


... per ripristinare l'equilibrio dell'entità sensibile del lago, in un'altra parte di esso, oltre la torre si formò un mulinello, che per equilibrare lo scompenso della torre stessa...


...si trasformò in un immenso gorgo...


...che sprofondava...


... al di sotto dell'immagine stessa della superficie del lago.


Per quanto tutti gli uomini siano logicamente provvisti di uno spirito sensibile e tiepido, in contrapposizione al gelo dell'universo, in piena coscienza di tutto questo, non tutti però compiono le stesse scelte.
Oggi il lago della sensibilità è più che mai affollato e continua ad esistere con la sua torre, il suo gorgo più che mai attivi.


La storia ci insegna che la maggior parte della sensibilità umana sceglie la via della torre, depositaria di un sapere informato, affermato e vincente, dove dispotismo arroganza presunzione e paradossalmente grande ignoranza e anche quant'altro di peggio si possa aggiungere fanno della sua salita un luogo di battaglia senza fine...


 ...dove ogni sensibilità viene prevaricata distrutta e ributtata nel lago dove la maggior parte annegherà
MA NON TUTTA.
Quanto più la torre si è elevata e si è inspessita...


... tanto più è aumentata la dimensione del gorgo e tanto più è stata messa a rischio la sopravvivenza del lago della sensibilità stesso infatti chiuso tra due colossi e quindi per esso non c'è più spazio.


Oggi però per continuare a parlare di progetto e arte e creatività in modo sensibile
è necessario ribaltare l'immagine del lago...


... così tutto ciò che era sopra finisce sotto e viceversa.
 Per le indiscutibili leggi della falsità connaturata nell'immagine, la torre ci apparirà a testa in giù mentre il gorgo si trasformerà in una spirale che punta in alto...


... verso le più alte dimensioni del cosmo ,verso la CONOSCENZA DEL SE', di ciascun essere sensibile, artistico e comunque POETICAMENTE VINCENTE


Di seguito il link al video:


Testo e immagini sono opera del regista Marco Poma

Dedico questo articolo alla memoria di Gabriele Mandel Khan e alle sue parole: 

"Il mondo ha bisogno di poesia"


































martedì 27 settembre 2022

MI SONO IMBATTUTA IN UNA PROMO DEL MAESTRO SU ROTELLA! (...che culo ho preso solo due schiaffi).

 

 

                                                            




MI SONO IMBATTUTA IN UNA PROMO DEL MAESTRO SU ROTELLA!

 (...che culo ho preso solo due schiaffi).


Mi sono imbattuta in quello che credevo essere un video e poi ho capito essere la promo del film "Rotelliana" del 1995 di Marco Poma ed ho avuto la medesima impressione che ebbi la prima volta che mi imbattei in Mefisto Funk. La reazione fa suppergiù così: "Ma caz!....".

Poi mi autogiustifico perchè sono più "giovane", almeno anagraficamente, tolgo tutti i retaggi cattolici di sensi di colpa e col capo cosparso di cenere, per la seconda volta (la prima volta non avevo la cenere sul capo) penso: "ok, è avanti, lo era, lo è e...condanna di tutti coloro che sono avanti...lo sarà".

La promo del film "Rotelliana" mi ha prodotto anche il medesimo primo effetto del "Bombardamento di Adrianopoli".

Adesso ne scrivo, per riordinare le idee insieme a chi trova interessante il mio pensiero.

Inizio dicendo che il paragone tra i due "prodotti" è ardito e pericoloso, è come addentrarsi in un campo minato, bendati, muniti solo del proprio intuito salvifico. 

Il bombardamento di Adrianopoli non può essere definito prodotto, Rotelliana si, può esserlo perchè lo è, perchè esiste per essere funzionale a qualcosa di altro (almeno credo). Anche il Bombardamento di Adrianopoli è funzionale a qualcosa di altro, a esprimere le idee del tempo, che fu un tempo di guerra e di forti ideali non vincolati alla logica di mercato (neanche Rotelliana lo è, riflettendoci)o se lo erano, meno evidenti, quindi più ipocriti ai miei occhi.

Ma al Maestro, che è un Artista, scappa sempre la mano ed è qui che si stacca e vola, diventa leggero e cosa fa? segue l'impulso e filma. Lui filma perchè è un regista, ma in quei momenti io vedo un artista con la telecamera in mano, con un occhio che riprende ed uno che osserva, con la doppia attenzione gurdjieffiana,che ha, senza aver dovuto cercarla, ce l'ha...perchè? boh, ma chissenefrega, ce l'ha e già solo per questo è un Maestro. Ma andiamo avanti e diciamo la verità, il paragone non regge, sto speculando sul Maestro. Ci sta, può essere, mi perdonerete oppure mi darete della presuntuosa e mi condannerete all'eterno oblio...chissenfrega, io mi aggrappo all'impulso e scrivo su uno che vede...

...ma questa è una promo montata, quindi dopo il primo impulso dionisiaco, segue la fase apollinea di riordino ed è qui che arriva la scelta e la scelta è artistica pura, sebbene vincolata a un prodotto nobile, come quello che nasce dalla collaborazione umana tra due grandi uomini prima che due grandi artisti.


                                                               IL CAMALEONTE

Perchè adesso tirare in ballo il camaleonte, in uno scritto su Rotella? Su Poma? Sull'Arte? Sulla Video-Arte? Sulla collaborazione umana tra due grandi? Perchè?

Per paraculaggine, il camaleonte è un p a s s p a r t o u t o t t i m o.

Il camaleonte è quel conto in sospeso che l'artista ha nei confronti dell'altro da sè e anche degli altri artisti, quelli che riconosce come tali. Ogni artista ha il camaleonte, indipendentemente da tante cose che non sto a elencare per non andare fuori tema. Mi limito a dire che se ce l'hai, sei...se non ce l'hai, ci fai.

...quindi è proprio grazie al camaleonte che Poma ha potuto creare una promo che non è una promo e che per questo val la pena di essere criticata almeno in alcune parti. 

Intanto per cominciare tiriamo fuori la carta VIDEO-ARTE perchè questa promo, che è un video concluso e con concluso intendo non aperto, che inizia e finisce e potrebbe stare in piedi anche da solo, un pò come la frase minima in grammatica, contiene dei fotogrammi che a livello visivo potrebbero benissimo stare accanto a un'opera di Rotella. Questi fotogrammi sono opere di video-arte, concluse e risolte anche da sole. La video-arte, fin dai tempi dell'università, mi intriga per il suo potenziale camaleontico di trasformarsi in altro da sè e per la sua caratteristica " a spirale" di rientrare sempre in se stessa. 

Il video-promo è frammentato, proprio come il Bombardamento di Adrianopoli, e lo supera a livello percettivo perchè è un video che deve arrivare al fruitore del nuovo Millennio. Il linguaggio cambia e va avanti, l'impulso resta, l'artista c'è e si sente, ciò che ne esce è qualcosa di destinato a restare perchè arriva ed entra. 

Ma cosa entra? 

Per rispondere a questa domanda, che può sembrare pornografica e forse lo è, dico subito che attraverso la video-promo entra Rotella. Entra molto di più che se si andasse a vedere una retrospettiva omnia di tutti i suoi lavori. In un minuto e zerosei secondi di video, Rotella, che è stato completamente assimilato, viene reso allo spettatore sottoforma di impressioni visive che colpiscono come una raffica di mitra. Unite al sonoro, diventano un vero e proprio bombardamento, rivolto all'osservatore, quasi fosse un nemico ma non da uccidere, solo da colpire e senza nemmeno far troppo male.

A seguire, una serie di immagini. Alcune rappresentano i quadri di Mimmo Rotella e altre il tributo del Maestro Poma a Mimmo Rotella. 




Rotella. 8 sopra. 1960





Rotella. Avventuroso 2. 1962



Rotella.Con un sorriso. 1962


Rotella. Senza Titolo. 1964





Poma. Screenshot dal
video-promo, Rotelliana. 1995


















LINK AL VIDEO-PROMO ROTELLIANA




Ps. della metatelevisione presente in questo video e di molto altro, parleremo in un prossimo articolo del blog, che verrà fatto non appena l'ispirazione lo richieda.