sabato 16 maggio 2020

BENVENUTI NELL'ERA DEL REALISMO DISTOPICO





Una riflessione sulla situazione attuale si impone a questo punto come necessaria ai lettori affezionati del mio blog che non sono tantissimi ma nemmeno pochissimi e soprattutto mi hanno dato tanta soddisfazione da quando, nel lontano 2013, decisi di aprire un luogo mio, dove poter scrivere tutto ciò che reputavo importante, senza avere la speranza di esser seguita e quindi stupendomi del fatto che da quell'anno le visite al blog sono sempre andate aumentando. Segno che evidentemente nel mondo c'è un nicchia di lettori interessati a ciò che scrivo, che poi è la mia visione del mondo.
Stiamo vivendo una fase surreale della storia, una fase in cui tutti i nodi sono venuti al pettine. Sono anni che sentiamo parlare di catastrofi imminenti, anni in cui ci siamo abituati a ridere della fine del mondo, sono almeno 8 anni che sentiamo dire che sta per finire, che sta per succedere qualcosa di irreparabile e in tutto questo tempo (che a noi sembra tantissimo mentre non è niente) ci siamo messi comodi e fiduciosi che tanto non sarebbe accaduto nulla. Catastrofismo era la parola più amata da chi portava avanti una visione positivista del progresso, dietrologia invece piaceva molto a chi vedeva nell'intelligenza umana la chiave per la soluzione di ogni problema. Oggi alla definizione dietrologia si è affiancata quella di fake news. Appena una notizia appare anche lontanamente preoccupante arriva subito il bollino: FAKE a ristabilire lo status quo.
E' una fake, non ci preoccupiamo, continuiamo a dormire i nostri sogni beati, comodamente adagiati su una pentola a pressione che sta esplodendo. 
Adesso la valvola è saltata e l'esplosione è ormai prossima, non è ancora avvenuta, ci vorrà ancora qualche tempo, siamo al sibilo assordante. Adesso però i tranquillanti sociali iniziano a non funzionare più, gli arcobaleni dell'andrà tutto bene sono un pò debolucci e perdono efficacia di fronte all'aumento dei suicidi, alle casse integrazioni che non arrivano, alle follie sociali a cui assistiamo ogni giorno.
Ancora però non basta, ancora è poco, ci vuole una botta più dura che state sicuri arriverà. Si perchè il concetto di adesso è SVEGLIAAAA!!!



Ma cosa significa questa parola?
Il primo ciclo di opere che feci, nel lontano 2006 aveva proprio questo titolo: SVEGLIA.
Rappresentava un essere (uomo o donna non importa) che apre gli occhi e vede.
Sveglia vuol dire vedere.
Ma vedere cosa?
Semplicemente quello che è. 
Facile a dirsi, difficile a farsi. Si racconta che gli indiani d'America non vedessero le caravelle arrivare sulla spiaggia, sebbene queste ci fossero. Interessante spunto di riflessione. Il nostro cervello vede solo ciò che è abituato a vedere, ciò che crede possibile e non ha le sinapsi per percepire ciò che non crede possibile. Siamo immersi in un mondo di frequenze, ma non le vediamo semplicemente perchè non pensiamo che esistano.
Vediamo solo ciò in cui crediamo, ne consegue che se siamo atei non vediamo niente...ma questo è un altro discorso che ci porterebbe troppo lontano.
Restando sulla realtà di adesso, la riflessione che mi viene da fare è che mi sembra di essere dentro un libro di Philip Dick.
Quando leggo la seguente citazione presa dal suo romanzo "Le tre stimmate di Palmer Eldrich": 'Dio promette la vita eterna” disse Eldritch. “Io posso fare di meglio; posso metterla in commercio.' non posso non pensare al nuovo filantropo mondiale alla sua politica di vaccinazione globale.
Mi dispiace per chi, leggendo quello che sto per affermare, si offenderà, risentendosi e dicendo: da te non me lo sarei mai aspettato. Metto le mani avanti e rispondo che se da me non se lo sarebbe mai aspettato significa che finora non ha capito niente di quel che dico (cosa sacrosanta e lecitissima e anzi, mai a nessuno ho chiesto di rispettare il mio punto di vista e men che meno di seguire il mio filo logico, chi lo ha fatto è solo perchè si è ritrovato nella mia esperienza).
Quel che dico è che il signore citato, che per privacy non nomino, è l'emblema del realismo distopico e ancor di più è il perfetto Palmer Eldrich del 2020. 
Siamo in un film e finalmente comincia ad essere palese.
Un film planetario in cui esistono i buoni e i cattivi e, come tutti i film che si rispettino, esiste un piano dei cattivi e una resistenza dei buoni.
Ma chi sono i cattivi e chi i buoni?



Nella mia visione i buoni son tutti coloro che si son rotti le scatole dei teatrini finti che han portato la società italiana al punto di non ritorno in cui si trova. Tutti coloro che non si stanno abituando al nuovo cambiamento. Tutti coloro che iniziano a rendersi conto che forse c'è qualcosa che non va, forse ci stanno manovrando, forse qualcuno sta usando l'ipnosi mediatica per entrarci nel cervello e indurci a pensare ciò che fa comodo al "piano".
Siamo in una nuova dittatura? La mia risposta è: forse si. Huxley disse che “La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù”, descrivendo perfettamente quello che era il mondo prima della pandemia, eravamo già in una perfetta dittatura dei consumi e non lo sapevamo. Adesso però siamo oltre. Adesso la situazione è degenerata perchè il consumo e il divertimento ci è stato tolto, non possiamo più evadere con la vacanza alle maldive, con l'apericena o la discoteca perchè tutto è chiuso. Non possiamo più scaricare la nostra nevrosi acquistando questo o quel prodotto piuttosto che scarpe piuttosto che vestiti o quant'altro perchè i negozi sono chiusi e anche se fossero aperti non potremmo permettercelo perchè non abbiamo più soldi da spendere. E allora cosa fare? La prima reazione è quella di cercare la soluzione per tornare alla non felicità di prima, come accadde all'inizio dell'800 quando si cercò di restaurare l'ancien regime dopo la rivoluzione, adesso si ambisce a tornare alla nostra squallida dipendenza di prima che, alla luce della privazione di tutto, ci sembra il massimo desiderabile. E come si fa a tornare alla dimensione in cui bastava uscire e comprare per allontanare l'horror vaqui che inevitabilmente prende l'essere umano non appena si ferma un secondo di più a riflettere sul senso della vita? Semplice! con una promessa di salute e felicità. Con la soluzione magica a tutti i mali si crea l'illusione che quella sia la soluzione. Di fronte a una massa terrorizzata, disorientata, che ha perso ogni certezza, incattivita e desiderosa di aggrapparsi a qualsiasi cosa possa dargli una speranza ecco che si inserisce la nuova divinità con la promessa facile: IO TI SALVERO', VIENI CON ME E TUTTO TORNERA' COME PRIMA.





Pensateci e scoprirete che è proprio così. 
Peccato che qualcosa in questo film non stia andando come da copione. Una grande, troppo grande massa di persone inizia a non starci più. 
La gente inizia a svegliarsi.
Chi detiene i grandi poteri ha evidentemente fatto i conti senza l'oste e l'oste si chiama risveglio delle coscienze, la conseguenza di ogni grande schok.
Il film prevedeva una massa grigia, silenziosa, ubbidiente e vinta da plasmare a proprio piacimento e dimezzare nel numero (siamo troppi sul pianeta e il filantropo lo sa), il colpo di scena invece fa comparire una massa accesa, che non indossa arcobaleni ma torce infuocate e che non ne vuol sentir parlare di "fare la brava" e se ciò che dice chi si interessa di certi argomenti da tanto tempo è vero, le danze sono incominciate, andrà tutto bene si, ma dopo che l'essere umano avrà passato la stretta finale e i morti saranno tanti si, tutti coloro che cadranno nella trappola del Nuovo Ordine Mondiale.