Oggi, San Valentino 2019, solo oggi,
voglio scrivere una lettera a Frida, una lettera di risposta alla
raccolta delle sue Lettere Appassionate (a cura di Martha Zamora), 29
Carte d'artisti, Abscondita editrice, Mi, 2002.
Cara Frida, la tua presenza posso dire
che mi ha accompagnata. Non ricordo se sei entrata prima dalla porta
visiva o da quella mentale, so solo che in poco tempo avevo letto le
tue lettere e ti avevo sentita...poi avevo guardato le tue opere e ti
avevo vista...poi avevo letto della tua vita, avevo visto il film che
mi era piaciuto anche se, secondo me, la tua vita era molto più
truculenta rispetto a quello che emerge dal film...certo, ci sono
delle scene degne di una vera Donna, come quella alla festa, con
Diego che ti guardava come una creatura strana, unica, GRANDE.
Cara Frida, presenza costante, io ho
sentito più di tutto il tuo dolore, ma di quello non voglio parlarne
in questa lettera, perchè mi hai uccisa e io ho già i miei problemi
al cuore (sono stata operata...niente in confronto a te, ma mi è
bastato giuro).
Vorrei ricordare un episodio della tua
vita, di cui ho già scritto qui:
...perchè davvero quando l'ho letto io ti
ho AMATA INCONDIZIONATAMENTE. Ho letto della reazione e della tua
controreazione e ho goduto, come può godere una donna grazie a una
donna.
Perchè sai, tu sei un esempio, un
esempio di tante cose e il mondo lo sta scoprendo...certo, vederti
sulle borsette e sugli accendini mi fa capire che forse si è un po'
andati oltre...ma da quando ho visto le figurine di Papa Francesco
edite dalla Panini, ho compreso che il mondo era cambiato e io forse
appartengo a un altro mondo...tu avresti compreso, si. Avremmo
parlato.... ma cosa importa? Stiamo parlando adesso o quanto meno, io
sto parlando e qualcuno sta leggendo e forse, in questo momento, tu
ci sei...un momento di presenza che fugge veloce come un lampo, chi
c'è c'è...chi non c'è ci sarà o non c'è mai stato (questa è
mia, mi è venuta così un giorno e non mi ha mai più
lasciata...sai, l'intuizione...)
A proposito di intuizione...sai cosa ho
trovato?
Ti avevo letto la carta natale e non
avevo capito niente di quello che avevo scritto. Adesso, a distanza
di anni, inizio a capire.
Anche perchè quelle poche nozioni di
astrologia che ho inglobato negli anni di “studio matto e
disperatissimo” hanno finito la putrefactio e ritornano trasformati
in cose “che so”...perchè le so,non importa.
Quindi apro l'agenda segreta e leggo:
Frida Khalo, 6 luglio 1907 h.8,30
Coyoacan (Mexico).
Wow...
Poi leggo: “appunti per ritratto di
Frida Khalo”:
“Affinchè i rami di un albero
giungano al Cielo, le sue radici devono giungere all'inferno”
(Detto alchemico medievale)
*congiunzione sole/nettuno: egotismo
spirituale, il senso del dovere verso gli altri, il dedicarsi e
consegnarsi completamente agli altri...ecco spiegata la tua totale
abnegazione per Diego (non me ne voglia). Quando ho letto, nelle
lettere appassionate, la descrizione fisica che ne hai dato, ho
compreso quanto le influenze astrali possano trascendere la forma
fisica.
Ti cito, a pag 48 delle lettere
appassionate scrivi: “non credo che a Diego interessi
particolarmente avere un bambino perchè quello che lo preoccupa
maggiormente è il lavoro E HA PERFETTAMENTE RAGIONE”
..e io comprendo perchè a Diego
piacevi coi baffi....
...e ti osservo e non posso che pensare
che il Messico non ha rispettato la vostra ultima volontà e cioè
quella che le vostre ceneri fossero unite...e niente, prima o poi
arriverà qualcuno di ispirato a dirlo a chi comanda in Messico, di
riunire le vostre ceneri...che il culto dei morti comprende il
rispetto delle loro reciproche volontà, prima di ogni altra cosa.
Dalle tue lettere emerge anche che
Diego soffriva di depressione, e comprendo che deve essere stato
difficile stargli accanto, infatti scrivi:
“Se non lo vedo contento non riesco
a stare tranquilla e la sua salute mi preoccupa più della mia”.
In questo credo che tu sia esempio di
qualcosa che non comprendo, qualcosa che trascende l'istinto di
sopravvivenza. Io credo che la vita sia una prova e la tua è stata
una prova esemplare, infatti sto scrivendo una lettera appassionata!
Certo, eri una che si faceva sentire,
una leonessa vera, capace di indignarsi e di scrivere una
lettera al Presidente del Messico
Miguel Aleman...
quando ancora scrivere una lettera
aveva un senso...adesso è tutto finito..comunque, era una lettera
strettamente personale e confidenziale...una lettera di quelle che le
scrive una Donna, con la D. quello che c'è scritto, me lo tengo per
me, chi fosse interessato può tranquillamente cercare la
pubblicazione, che c'è.
Eri una combattente, perchè eri una
passionaria, di quelle che quando partono non le fermi e di solito
son quelle che combattono per una causa, giusta o sbagliata non sta a
noi giudicare...io poi pratico la tecnica della sospensione del
giudizio interiore e mi trovo così in pace che non torno più
indietro.
Cara Frida, nella tua carta natale i
pianeti trans-saturniani hanno un'importanza fondamentale, altrimenti
non avresti veicolato le potenti immagini dell'inconscio collettivo
messicano per farne uno dei quadri più belli e sciamanici che abbia
mai visto, insuperabile, secondo me (Madre Terra)
...poi lo sai, ci
sono un sacco di esperti di arte che dicono che non “sei
brava”...vabbè, ma si sa, l'arte è una cosa strana, e l'artista
una bestia multiforme, inoltre la riflessione è una legge fisica
ormai spiegata, quindi si tende a vedere fuori ciò che ci portiamo
dentro e con tematiche collettive diventa un caos inestricabile.
Cara Frida, eri una grandissima
empatica e hai sofferto le pene di un destino forte, intenso,
che ha lasciato un segno indelebile, infatti, che piaccia o meno, sei
entrata nell'immaginario collettivo di un'epoca...e non te ne fregava
niente, Frida TI AMO.
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