giovedì 4 maggio 2017

MELUSINA CROCEFISSA



Il mito di Melusina affonda le sue radici in epoca precristiana. Come simbolo appare frequentemente nel Romanico ma possiamo trovare tracce di lei nella cultura celtica, greca e anche orientale.
Emma Jung parla di Melusina nel suo bellissimo saggio Animus e Anima, dove ripercorre attraverso il mito, in chiave psicanalitica, tutta la vicenda interiore dell'essere umano alla ricerca di quell'unione mistica che porta alla realizzazione dell'unità interiore, che è poi la chiave di volta degli alchimisti che ne parlano in termini di Grande Opera.
Nel mio percorso personale la figura di Melusina acquista una presenza centrale.

Melusina è stata rappresentata in vari modi, con una sola coda,bicaudata e alata sono le tre forme in cui ricorre maggiormente.
Simbolo del femminile che da sempre consola e inganna (da qui le due code che rappresentano la natura inferiore doppia) Melusina esercita un fascino magnetico al quale è difficile resistere.
L'argomento è talmente complesso e le cose da dire sono così tante che non basterebbe un articolo per parlare di tutto...e meno male, aggiungo. La vastità dell'argomento costituisce ai miei occhi il velo di protezione necessario a tutelare il mistero della Conoscenza.

Il simbolo di Melusina Crocefissa rappresenta l'esperienza di sofferenza che costuisce la prova che la Donna è chiamata ad affrontare e che in questo 21esimo secolo assume un'importanza centrale.



Sostengo che questo disegno sia un possibile punto di unione tra la visione precristiana e quella cristiana e che Melusina in quanto energia femminile ne costituisca il tramite.
Unire è un atto fondamentale, in Alchimia lo troviamo per esempio espresso nella formula "solve et coagula" che è implicitamente rappresentata nella parte inferiore del disegno dalla stella a cinque punte.
Il pentalfa, o stella a 5 punte è la figura geometrica che si ottiene intersecando due triangoli con il vertice rispettivamente orientato  verso l'alto e verso il basso. E' il simbolo dell'uomo ma ancora prima è il simbolo di una potente energia ctonia che risale dalle profondità della terra.



Trattandosi di energia femminile diciamo che il pentalfa rappresenta l'energia della madre terra che si risveglia e inizia il suo cammino di ascesa, e quindi sacro.
Ma c'è di più, la parola pentalfa contiene  Alfa, la lettera A, che reca in sè numerosi significati e chiavi interpretative.
Siamo in un processo sacro (non religioso e la differenza è fondamentale) incontriamo quindi la Dea che sovrintende a questa fase di risveglio dell'energia, che nell'induismo è rappresentata come la terribile Khali.


Khali la tagliatrice di teste, Khali la spietata, Khali la sanguinaria. Si allude al momento in cui gli istinti liberati prendono il sopravvento sulla capacità di controllo razionale della mente.
E' un momento di prova, in cui si sperimenta tutta la potenza distruttrice di forze che, se non bilanciate da un'azione uguale e contraria, rischierebbero di distruggere travolgendo tutto quello che incontrano. A questo proposito la tradizione Cristiana e Cabalistica intervengono in aiuto spiegandoci quale frequenza o forza sia la affidataria di mantenere l'equilibrio. San Michele Arcangelo trova in questi frangenti la sua giusta collocazione. Munito di una spada e una bilancia, sovrintende all'atto distruttivo del "solve", aiutando se necessario con potenti colpi di spada e in seguito all'atto del "coagula" quando, per mezzo della bilancia soppesa seguendo la Legge di Giustizia Cosmica.
L'energia inizia così ad essere trasformata, sgrezzata e purificata dei suoi aspetti più bestiali per alleggerirla dalle zavorre e permetterle l'ascesa.

La seconda tappa è l'uscita dell'energia alla luce del sole, da sotto terra si passa al sopra. Arrivati a questo punto la Croce si manifesta come il simbolo più potente in grado di contenere l'ascesa di un'energia tanto forte. Il simbolo della Croce nella visione che ne offre l'astrologia transpersonale è una chiara indicazione del punto in cui si trova attualmente l'energia femminile in rinascita.  La croce fissa infatti corrisponde al momento del riorientamento in cui l'individuo  (in questo caso la donna che vive con la sua storia questo tipo di esperienza energetica) prende consapevolezza della propria Anima e inizia il percorso di spiritualizzazione della materia. Sotto questa luce, la croce in virtù del suo braccio verticale diviene l'esperienza e la possibilità di trasformare ed elevare la natura inferiore eccitata e esaltata perchè in risonanza con le energie ctonie risvegliate.
Purtroppo l'esperienza è un'esperienza di sofferenza e diversamente non potrebbe essere, lungi dal voler demonizzare la materia ritengo comunque che lo sperimentare il dolore e la sofferenza che essa genera sia un mezzo efficace per poterla trasmutare in qualcosa di più elevato (in questo senso si rimanda, chi fosse interessato, all'esperienza di Cioran). Dolore e sofferenza appartengono a una dimensione grossolana e oscura, contrastarli opponendogli una fin troppo facile attitudine edonistica e godereccia significa solo spostare il problema alla prima occasione di sofferenza reale che prima o poi tocca tutti,dal momento che la sofferenza fa parte della vita.
Melusina quindi, con la coda di pesce, simbolo della natura inferiore, acquatica ed emotiva, nel momento di risalita viene inchiodata alla Croce fissa della materia.
Presenziano a questa esperienza i 4 evangelisti, rappresentati secondo l'iconografia medievale dal Toro, il Leone, L'aquila (che è lo scorpione tramutato) e l'Aquario.
Nel disegno il simbolo dell'Aquario è implicito nel significato generale e esplicitato nella scritta XXI in alto, essendo questa l'era dell'Aquario.
Una delle insiedie di questa fase del processo di risalita dell'energia è quella di cadere preda del misticismo che costituisce un punto di fuga nel momento in cui il dolore raggiunge livelli intollerabili. Il misticismo appare quindi più come una psicosi, una psicosi elevatissima e foriera di grandi illuminazioni, ma sempre una tappa del percorso che può (ma non deve necessariamente) essere superata.
Il superamento della psicosi mistica si ha nel momento in cui l'attenzione viene spostata a qualcosa di ancora più elevato della sfera religiosa.


Nel disegno in alto a destra vediamo il simbolo della chiamata mistica e insieme un triangolo con tre stelle. E' il triangolo formato dalle stelle Procione (appartenente alla costellazione del Cane Minore), Betelgeuse (appartenente alla costellazione di Orione) e Sirio (appartenenete alla costellazione del Cane Maggiore).
Sirio, il sole dietro il sole, la luce che risplende a Oriente, la luce che conduce il ricercatore sincero, colui che prova, sbaglia perchè si abbaglia alla troppa luce del sole ma attraverso gli errori, mai fermandosi, mosso da una daimon che lo rende un pò "folle" come il matto del Tarot di Marsiglia, intraprende la strada della conoscenza, una strada che in questo 21esimo secolo, il secolo di risveglio dell'energia femminile, costituisce una sfida ma anche un dovere per chiunque ne senta la chiamata.

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