Aprile il più crudele, che genera lillà dalla terra morta. L'eterno ciclo di rinascite. La morte si vive, la morte non si muore. La morte esiste eccome. Non ci credete a quelli che vi dicono che la morte non esiste, la morte esiste e porta via tutto. Ma Aprile crudele genera lillà, si, ma dalla terra morta. Rivivrà, in un altro ciclo e noi non ci saremo, qualcosa di noi forse ci sarà ma non saremo noi. Non saremo
né
io
né
tu.
Cosa resterà?
una piccola e fragile sistole e diastole, protetta da amore incondizionato e invincibile, fortissima, assoluta, necessaria, la vita non può non essere.
Futuro negato a chi non la sente, futuro negato ai morti di Aprile, che temono la morte, morti attaccano morti.
L'oltraggio alla vita si compie nel silenzio.
Vivi i testimoni.
Lo so che esistete, manifestazioni di Amore.
I feticci sono usciti, niente sarà più come prima.
La speranza è in voi. Qui, non c'è più niente.
La profezia è compiuta, saperla non serviva a fermarla, la comprensione segue,
osservo.
Io sono e forse sarò.
Amica mia, a Pasqua volevo far l'amore ma i lillà sono restati viola.
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