giovedì 28 luglio 2016

Amore (il problema dell'integrazione del sesto raggio cosmico SECONDA TAPPA, IL PICCOLO GUARDIANO)


IL PICCOLO GUARDIANO





Come avevo anticipato nel precedente articolo http://chiaralampo.blogspot.it/2016/06/amore.html , eccoci arrivati alla seconda tappa della colonna VI del Tarot.
L'Arcano XIII.



Questa è la fase più complessa e dolorosa dell'esperienza, la fase in cui i pericoli diventano maggiori.
In questo passaggio incontriamo per la prima volta quello che Rudolf Steiner ha definito "Il guardiano della Soglia".
Una precisazione.
I Guardiani della soglia sono due: piccolo e grande.
In questo articolo parliamo del PICCOLO.
Se incontriamo il piccolo guardiano e ne siamo consapevoli, significa che abbiamo raggiunto un livello di consapevolezza tale da renderci conto di dove siamo. Questo non ci esenta dall'incappare in rischi e pericoli, anzi, i pericoli sono tanto maggiori quanto aumenta il livello di comprensione, per il semplice motivo che l'ostacolo è sempre un pochino più elevato della nostra capacità di visione, in modo tale da renderci le cose leggermente più complicate (sic est...).
Ma si sa, il percorso di crescita non è una allegra scampagnata tra amici, neppure una gloriosa ovazione, e neppure una rilassata domenica in famiglia.... e i complimenti non aiutano l'ego a morire.
Il Sesto Raggio Cosmico rappresenta la potente vibrazione dell'energia di Amore che DEVE necessariamente essere integrata in questo delicato momento "storico".
Giova ricordare che l'Amore non è una parola, come la mente ci porta a PENSARE, ma una vibrazione che, se accettata, costituisce la scorciatoia per l'elevazione e, visti i tempi, oserei dire per la fuga...
In questa fase, l'incontro col piccolo guardiano della soglia, siamo assistiti da servitori, incarnati o no, che in qualche modo tenteranno di farci arrivare la loro presenza BENEVOLA al nostro fianco.
Dobbiamo quindi essere molto fiduciosi in questa fase perchè la fiducia è l'unica àncora che in questo momento possediamo.
La morte dell'ego è cominciata, con tutta la sofferenza e il pericolo che essa comporta.
Quale è questo pericolo?
Molto semplicemente è il fuggire di fronte alla morte. L'ego non vuole morire e nel momento in cui si accorge che i rischi sono reali, farà di tutto per salvarsi, cercando riparo, cercando comprensione, cercando dolcezza e infine cercando di allearsi al proprio carnefice.
Se non puoi vincere il tuo nemico, alleati...
Quindi l'ego comincerà a pensare che il piccolo guardiano non è in fondo così brutto, che non fa paura, che anzi, è affascinante e misterioso e interessante. L'Ego sceglierà una maschera da fare indossare al guardiano, una maschera a lui gradita, così da poterlo "definire" e aggirare.
In questo modo non fa che gettare illusione su illusione, roteando su se stesso nella sala dalle mille porte, creando un vortice di risucchio verso il basso.
La mente è un labirinto dal quale si esce solo con l'energia del cuore.
Se mente e cuore restano distaccati, non esiste alcuna possibilità di superare la piccola illusione, figuriamoci la grande.
Come Seth fece a pezzi Osiride, così il piccolo guardiano distrugge tutto ciò in cui credevamo. Le nostre certezze più incrollabili, le nostre illusioni meglio confezionate.
Tutto passerà sotto la falce dell'Arcano XIII, affondata nel mare nero della nostra interiorità per spazzare via ogni vecchia cristallizzazione.
E' il crollo di tutte le nostre certezze.
Ma se osserviamo la carta, possiamo vedere coi nostri occhi che in quel mare nero, nel quale affonda spietatamente la falce della MORTE vi sono molte piantine, di colore giallo e blu.
La falce è azzurra così come una delle due braccia della morte.
La colonna vertebrale è azzurra e, se guardiamo bene, un piccolo cuore azzurro sbuca dal taschino rosso della morte e si unisce all'estremità della colonna vertebrale.



La vibrazione del raggio di amore è l'unica via di uscita da questo labirinto.
Quanto prima ci affideremo ad essa, tanto prima troveremo l'uscita....

(...continua...)


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